Insieme alla “Corazzata Potemkin” di Sergej M.Ejzenstejn il film “Ciapaiev ” (1934) di Sergej e Georgij Vasil’ev rappresenta una pietra miliare del cinema sovietico e fu molto apprezzato dai dirigenti politici e militari, dagli intellettuali e dalla gente comune. I personaggi principali del film sono entrati a pieno titolo nella tradizione popolare dell’Unione Sovietica. Il film narra la storia di Vasilij Ivanovic Ciapaiev, leggendario comandante di una reparto di partigiani “rossi”, che combatte contro i reparti militari “bianchi” zaristi degli aristocratici e dei latifondisti affiancati dalle potenze imperialiste. Il Partito gli affianca il commissario politico Furmanov con il compito di guidarlo verso quella consapevolezza politica che ne farebbe un eroe sovietico completo. Epiche e memorabili scene di battaglia si alternano a delicate e più intime sequenze girate in interni durante i momenti di pausa dei combattimenti. All’epoca la strategia guerrigliera proposta divenne anche un punto di riferimento per i combattenti antifascisti delle Brigate Internazionali in Spagna durante la guerra civile contro i nazionalisti franchisti, sostenuti dai nazisti tedeschi e dai fascisti italiani. In Occidente, nei paesi in cui giunse già negli anni ’30, il film ebbe un esaltante successo. In Italia a causa della censura della dittatura fascista “Ciapaiev” fu proiettato solo nel 1946, quando fu presentato alla Manifestazione Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
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