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Chico Forti ed Amanda Knox. Due pesi e due misure.

Chico Forti ed Amanda Knox. Due pesi e due misure.

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CHICO FORTI e AMANDA KNOX

DUE PESI E DUE MISURE


Contro Chico Forti non c’erano nè prove nè indizi. Anzi la prova logica è a suo favore. Contro Amanda Knox c’erano prove e indizi ed è stata difesa dalla giustizia americana. Vergogna.

1. La sentenza dice “ho la sensazione al di là di ogni ragionevole dubbio” che Chico Forti sia colpevole. E’ una contradizione palese: una sensazione non è una prova.

2. I testi di accusa sono stati condannati per truffa e frode: e quindi non sono attendibili. Essi hanno ottenuto dei benefici dall’Amministrazione USA in cambio dell’accusa a Chico Forti.

3. La giustizia USA prima ha accusato Chico Forti di avere eseguito materialmente il delitto, sparando alla vittima. Quando Chico ha fornito un alibi di ferro che non era sul luogo del delitto, hanno detto “comunque sei stato il mandante anche se non sei stato l’esecutore”. Non si poteva cambiare l’accusa. Prima bisognava scarcerare Chico Forti.

4. I difensori di Forti hanno tradito il mandato: collaboravano con il Prosecutore. Hanno falsificato la firma di Chico Forti dicendo di essere stati autorizzati da lui. Non era vero.

5. Gli USA hanno violato la convenzione di NY del 1966 da loro ratificata e non applicata. Amanda Knox era accusata a Perugia di omicidio di Meredith, una ragazza inglese. Gli avvocati e l’Amministrazione USA sono intervenuti a sua difesa, nonostante le prove contro di lei che erano molto forti, mentre non sono intervenuti a difendere Chico Forti, contro cui non ci sono prove o indizi. Vergogna alla giustizia e all’Amministrazione degli Stati Uniti per violazione di un trattato internazionale di NY del 1966 contro l’italiano Chico Forti.

 

www.chicoforti.com

www.facebook.com/groups/56191869749/

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Comment(2)

  1. Queste parole dell'ex giudice Ferdinando Imposimato e attuale difensore del trentino Chico Forti, chiariscono diverse circostanze e dimostrano l'innocenza del suo assistito. Il verdetto finale ammette l'assenza di prove ma lo condanna ugualmente sulla base di una sensazione di colpevolezza. Ma può bastare una sensazione per distruggere la vita di un uomo incensurato?

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