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ADDIO ALLA FIOM : Bellavita aderisce alla USB

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BELLAVITA : UN NUOVO INIZIO CON L’USB

Sergio Bellavita ed altri miliatanti della FIOM lasciano l’oraganizzazione ed aderiscono ad USB


 

Riceviamo e pubblichiamo questo video in cui Sergio Belllavita, ex dirigente della FIOM e coordinatore dell’area di Opposizione in CGIL, spiega le ragioni che hanno portato lui ed alti militanti sindacali a lasciare la FIOM ed aderire ad USB. Nel mondo sidacale c’è molto movimento in questa fase. La stessa USB ha subito una scissione che ha dato vita a USG. Polemiche anche all’interno di COBAS e CUB. Da questa riorganizzazione può nascere un nuovo assetto capace di interpretare l’attuale fase del conflitto sui lughi di lavoro o si può determinare la definitiva scomparsa del sindacalismo conflittuale in Italia. Noi di Libera.Tv seguiremo con attenzione queste dinamiche da cui dipende parte importante del futuro dei lavoratori italiani. J.V.

 


Sergio BellavitaAddio Fiom, addio Cgil, aderisco all’USB

Mi sono iscritto alla Fiom nel 1996 pochi mesi dopo l’emigrazione al nord e l’assunzione alla Cei, fabbrica metalmeccanica nel bolognese. La mia prima tessera sindacale con lo Slai Cobas, nel 1994, parlava delle lotte per l’autorganizzazione, la democrazia sindacale, contro la concertazione e parlava della tenace resistenza dei cassintegrati Fiat di Lecce contro l’accordo Cgil Cisl Uil che li metteva alla porta. Dopo venti anni di intensa militanza e impegno diretto ai massimi livelli lascio la fiom, la cgil. Sono stato distaccato nella fiom che si preparava a partecipare alla mobilitazione contro il g8 di Genova e licenziato da Landini che stringe l’abbraccio mortale con Cisl UIL.

Una decisione maturata dopo la ulteriore pesante torsione autoritaria di questi ultimi mesi contro i delegati Fca, rei di organizzarsi e lottare contro Marchionne e con la chiusura di ogni spazio di opposizione interna. La crisi della Cgil, dei suoi gruppi dirigenti, dopo la resa al Jobs Act, si sta risolvendo nell’approdo finale al modello Cisl. Questo processo di normalizzazione fortemente voluto da Landini Camusso non si può compiere senza la normalizzazione dei gruppi dirigenti, degli apparati, della rappresentanza dentro i luoghi di lavoro. La Fiom e la Cgil non sono più la casa di chi vuole lottare, di chi non si rassegna a subire inermi e complici l’offensiva perenne del padronato e del governo. C’è bisogno di un nuovo inizio. La triste parabola della Cgil e di una Fiom che si appresta a vendere l’anima al diavolo per rientrare negli accordi separati in Fca e al tavolo del contratto nazionale aumenta il bisogno di un sindacalismo democratico, conflittuale e di classe. Aderisco all’USB, la più grande organizzazione del sindacalismo di base, perché credo che oggi questa possa essere la casa comune per praticare la costruzione di una reale alternativa a Cgil Cisl Uil.

Sergio Bellavita
Roma, 9 giugno 2016


Un nuovo inizio – Il commento di Sergio Bellavita alla assemblea degli “incompatibili”

Platea ex cgil ora USBCi ricorderemo di questo sabato 11 giugno. Sono stati mesi molto intensi quelli che ci hanno portato alla decisione di prendere atto della fine di una lunga storia collettiva. E l’assemblea è stato un fatto politico vero, partecipato, solo l’avvio di un processo. Alcuni compagni hanno testimoniato nei loro interventi, senza nascondere l’emozione, di appartenere a famiglie che si sono tramandate la militanza in Cgil di generazione in generazione. Altri come il compagno Destradis Domenico, per tutti Mimmo della Fiat di Melfi, hanno portato a Roma la tenacia di chi non ha piegato la testa davanti a Landini. Mimmo ha annunciato di voler continuare e rafforzare l’esperienza del coordinamento lavoratori Fca. Questa volta da iscritto Usb,senza nessun rischio di essere messo per questo alla porta!

Per tutti un passaggio non facile. Eppure abbiamo preso il cuore per gettarlo oltre l’ostacolo. A coloro che ci dicono che fuori dalla Cgil non c’è nulla vogliamo dire con pacatezza ma con estrema determinazione che non è assolutamente vero. C’è un mondo intero, fuori dai palazzi del sindacalismo confederale, che resiste ai processi di spoliazione di diritti, salario e occupazione, che difende il territorio dalle speculazioni, la salute dai veleni mortiferi di un capitale che impone le sue regole sopra la vita degli uomini. C’è chi resiste praticando mutualismo quale strumento per la ricostruzione di coscienza, di soggettività. Ci sono migliaia di lotte per il diritto all’abitare, per l’accoglienza solidale.

Ci sono le straordinarie lotte nel settore della logistica che vedono assenti Cgil Cisl UIL quando non complici con i padroni. Un mondo spesso poco visibile ma un mondo vero, fatto di uomini e donne che dimostrano così di non essere contaminati dalla passività complice dei vertici sindacali. Comitati, coordinamenti, associazioni, centri sociali e sindacati, come Usb, che in un sistema che impedisce la democrazia nei luoghi di lavoro, combattono ogni giorno una battaglia ad armi impari per organizzare i bisogni di chi si vuole rappresentare. Abbiamo deciso di praticare questa strada consapevoli delle difficoltà e della durezza che incontreremo in questo cammino. L’incontro e l’abbraccio con i compagni e le compagne dell’Usb è stato più che caloroso. Ci siamo sentiti a casa, liberi dal peso dell’opposizione e pronti a costruire. Un altro incontro è per me, e credo per tutti noi, di grande significato e valore: Giorgio Cremaschi
Si parte quindi con un programma di lavoro intenso e ambizioso. Sciopero generale!


Il comunicato USB :  L’USB ACCOGLIE CON CALORE SERGIO BELLAVITA E MOLTI EX CGIL

SCIOPERO GENERALE A RIDOSSO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE

 “Scusate il ritardo”: così Sergio Bellavita, ex componente del direttivo confederale Cgil, ha salutato l’assemblea nazionale che questa mattina a Roma ha sancito l’ingresso nell’USB di numerosi dirigenti, quadri, eletti RSU provenienti da diverse organizzazioni della Cgil. Molti gli ex rappresentanti Fiom, fra cui i delegati alla FCA (ex Fiat) degli stabilimenti di Melfi, Termoli, Mirafiori e della Sevel.

 “Un nuovo inizio”, il significativo titolo dell’assemblea, in cui sono state approfondite le ragioni della non facile scelta, riassunte in un documento conclusivo: “La Cgil ci ha dichiarati incompatibili Ebbene sì! Siamo incompatibili con chi colpisce i suoi delegati e le sue delegate che lottano nei luoghi di lavoro! Siamo incompatibili con una Fiom che espelle i suoi delegati più combattivi in Fca esponendoli alla rappresaglia di Marchionne! Siamo incompatibili con un sindacato che non è in grado di schierarsi contro il progetto renziano di attacco e riscrittura della Costituzione! Siamo incompatibili con una Cgil che consente passiva e complice la liquidazione del modello sociale!” (in allegato documento integrale).

Dunque, incompatibili ma non vinti, e pronti a contribuire al percorso per il rafforzamento  del sindacato generale “di classe, democratico e conflittuale”, di cui oggi “c’è sempre più bisogno”.

Con queste nuove adesioni, l’USB diverrà il primo sindacato di base nel Gruppo FCA. Ma sono anche numerosi gli esponenti di altre organizzazioni della CGIL (FP, FILCTEM, FLC, SPI) che entrano, o si accingono ad entrare, nell’USB.

“Pensiamo che l’USB possa esser quella casa comune per tutti e tutte coloro che non si rassegnano al sindacalismo complice ed alle sue pratiche di peggioramento della condizione dei lavoratori. Si avvia un processo – ha detto Bellavita  in assemblea – e noi vogliamo essere un esempio per tanti altri”.

“Questo progetto deve divenire maggioranza nel Paese – ha dichiarato Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo confederale USB – con la nascita dell’USB abbiamo scelto di uscire dalla nostra singolarità e con l’ultimo congresso abbiamo deciso di superare l’esperienza del sindacato di base, per dare vita ad un sindacato generale e confederale, un sindacato di massa e di classe, che comprenda anche quella confederalità sociale che intercetti nei territori anche i soggetti della precarietà, del non lavoro e di chi lotta per il diritto all’abitare”.

“Sulla nostra nuova piattaforma, che rivendica lavoro e stato sociale, e per cacciare il Governo Renzi, che sta distruggendo la nostra Costituzione,  proclameremo lo sciopero generale il prossimo autunno a ridosso del referendum costituzionale”, ha concluso Leonardi.

Roma, 11 giugno 2016

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LiberaRete Associazione di Promozione sociale LiberaRete

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